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Piemonte. Da Torino al Monferrato

Da Torino, città simbolo dell’industria italiana, oggi sempre più votata al turismo e alla cultura, al basso Monferrato. Questo mese andremo alla scoperta di uno dei territori più belli d’Italia, dalla città simbolo a marchio Fiat e oggi alle prese con un nuovo rinascimento culturale, percorreremo strade che lambiscono paesaggi mozzafiato: da Asti a Costigliole, da Agliano a Canelli e Calosso. Tra borghi medievali, castelli, palazzi storici e colline coltivate a vigneti e terra di tartufo bianco e nocciole, brinderemo innalzando calici ricchi di bollicine.

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immagine della tappa a Torino

Immagine di Torino

Da città operaia a nuova capitale della cultura, da simbolo dell’industria italiana e del marchio Fiat a location di eventi, mostre, concerti. Torino sta vivendo un nuovo Rinascimento culturale. In un mondo del lavoro chiamato sempre di più a nuove sfide, il capoluogo piemontese ha deciso di puntare su nuovi elementi attrattivi che è impossibile delocalizzare, ovvero turismo e cultura.
Un lungo processo che ha preso il via con l’avvento del nuovo millennio, culminato con l’organizzazione delle Olimpiadi invernali del 2006 che ha portato le cime del Sestriere ad ospitare le gare valide per le medaglie e la città di Torino a presentarsi agli occhi del mondo sotto una lente diversa. Tutto questo è proseguito con la creazione di un ricco calendario di eventi e appuntamenti che si snodano lungo tutto l’arco dell’anno.
Torino ha scoperto la sua vocazione grazie a monumenti importanti come la Mole Antonelliana, autentico simbolo della città e dal 2008 sede del Museo Nazionale del Cinema, Palazzo Madama e Palazzo Reale, simboli del passato Sabaudo, e il Museo Egizio. Il cuore della città è rappresentato da Piazza Castello, mentre su Piazza San Giovanni si trova il Duomo dove è custodita la Sacra Sindone. Per chi visita Torino piacevole è anche solo passeggiare tra le sue piazze, i portici ed i viali alberati o lungo le sponde del fiume Po’.
Lasciatevi quindi inebriare e conquistare dalle bellezze di Torino, prima di risalire in sella e proseguire l’itinerario.

immagine della tappa b Asti

Immagine di Asti

Lasciamoci alle spalle Torino e proseguiamo in direzione sud. Imboccando la SR10 raggiungiamo così la nostra prossima meta: Asti. Situata in posizione strategica su di un’altura che dà origine al suo stesso nome (ast in ligure significa altura), è un bellissimo borgo medievale caratterizzato da torri, chiese e palazzi storici. Passeggiare per le strade del centro storico è come veder resuscitati secoli di storia, di lotte tra antiche casate nobiliari, il tutto tra gli odori e i profumi dell’uva coltivata nelle sue vigne, da cui nascono i pregevoli spumanti rinomati in tutto il mondo.
Lasciamo la moto sul cavalletto e godiamoci la storia e la bellezza di questo luogo. Andiamo alla scoperta della sua domus romana di via Varrone, dei grandi interventi realizzati nel Rinascimento, come il Palazzo Comunale e il Palazzo Mazzola, sede dell’Archivio Civico, oppure nel settecento come Palazzo Mazzetti, il maggiore tra i palazzi nobiliari di Asti ed oggi sede del Museo Civico e di numerose mostre di arte contemporanea e delle attività della Fondazione Cassa di Risparmio di Asti. Sempre del settecento è Palazzo Ottolenghi, oggi sede del Museo del Risorgimento.
Ma è l’Asti medievale il vero filo conduttore di qualsiasi visita alla città attraverso il suo Corso Vittorio Alfieri, dove emerge tutta la ricchezza dell’Asti "libera e repubblicana", dove i commerci e le banche hanno trasformato il loro oro in moltissimi edifici privati ed ecclesiastici di pregio: il Complesso di San Pietro, la Cripta di Sant’Anastasio, Piazza San Secondo e la sua omonima Chiesa e soprattutto le numerose torri della città, su cui spiccano per importanza e bellezza la Torre Troyana, la Torre Comentini e la Torre rossa di San Secondo, con la sottostante Chiesa di Santa Caterina. Da non perdere i complessi della chiesa di San Giuseppe e del Santuario della Madonna del Portone, così come la Cattedrale di Santa Maria Assunta. Segni della storia e della cultura italiana sono ben presenti in tutta Asti: il teatro Vittorio Alfieri, grande poeta e drammaturgo italiano, con il Palazzo Alfieri, oppure il monumento all’Unità d’Italia.
Terra del Monferrato e quindi di produzione di vini D.O.C. e D.O.C.G. d’Italia, non possiamo sottrarci dall’apprezzare la bontà delle sue etichette. Allo stesso modo non possiamo perderci un altro prodotto pregiato di questa terra: il tartufo bianco. Associato ad altri piatti tipici della tradizione enogastronomica piemontese, come la bagna cauda, passando per le nocciole I.G.P. e i torroni, potremmo arrivare ad un fine pasto memorabile, brindando, ovviamente, con lo straordinario spumante locale.

immagine della tappa c Costigliole d'Asti

Immagine di Costigliole d'Asti

Se non abbiamo alzato troppo il gomito ritorniamo in sella e continuiamo il nostro tour alla scoperta delle bellezze della provincia d’Asti. Prossima meta Costigliole d’Asti, al confine tra Monferrato e Langhe. Per raggiungere questo borgo medievale, altro simbolo dell’eccellenza enogastronomica di questo territorio, imbocchiamo la SP59.
La traccia più evidente della storia di Costigliole d’Asti è rappresentata dal castello di origine medievale, che oggi si presenta con l'aspetto settecentesco conferitogli dai successivi interventi, importante è anche la Chiesa della Madonna di Loreto risalente al Trecento ma ricostruita nel XIX secolo dopo un crollo.
All'interno del castello di Costigliole d’Asti si trova la sede dell'ICIF che promuove all'estero l'enogastronomia italiana e viene ospitato il Parco Culturale del Premio Grinzane Cavour che organizza mostre, convegni e manifestazioni culturali. Costigliole d'Asti è rinomato soprattutto per i suoi vini, Barbera e Moscato su tutti. Nel mese di maggio si svolge la tradizionale asta del vino Barbera. Tra gli altri prodotti tipici il tartufo bianco è particolarmente pregiato ed apprezzato.

immagine della tappa d Agliano Terme

Immagine di Agliano Terme

Ritorniamo sulla SP59 per raggiungere Agliano Terme, prossima meta dell’itinerario. Percorrendola avremo modo di apprezzare le colline circostanti tutte coltivate a vitigni e dalle cui uve vengono prodotte alcune delle etichette più importanti del panorama vinicolo internazionale. Agliano Terme, che sorge su un colle all’estremità orientale del Monferrato, è nota per la produzione del vino Barbera. Al di là del patrimonio storico artistico locale, Agliano rappresenta anche il luogo ideale per trascorrere qualche giorno di relax grazie soprattutto alle sue due fonti termali. Vi consigliamo, inoltre, una passeggiata sulle rive del piccolo lago di Sant’Agnese.

immagine della tappa e Canelli

Immagine di Canelli

Il nostro itinerario prosegue lungo la SP59 fino ad intersecare la SS456 e la SP6b; imbocchiamo quest’ultima svoltando a destra alla prima grande rotonda che incontreremo lasciandoci alle spalle il territorio di Agliano Terme e seguiamo le indicazioni per Canelli, penultima meta del nostro itinerario. Questa cittadina ha rappresentato per anni un punto strategico del basso Piemonte lungo le strade che portano ai porti della Liguria. È legata a doppio filo allo sviluppo dei suoi vitigni e in particolar modo alla produzione dello spumante italiano, grazie alla famiglia Gancia che importò nel 1800 sulle sue colline i metodi di produzione del vino spumante francese.
Della ricchezza della sua storia sono rimaste numerose tracce: la zona in pianura della città, chiamata Borgo, è ancora oggi di impianto medievale ed ospita alcune delle “cattedrali del vino”, ovvero le grandi cantine dove vengono conservate le botti e le bottiglie di vino durante il processo di produzione. Tra le più importanti quelle delle cantine Gancia e Coppo. Sempre a Borgo è possibile apprezzare i suoi edifici medievali partendo da Piazza Gioberti verso la collina, fino alla bella Chiesa barocca di San Tommaso.
Attraverso la pittoresca strada di ciottoli del torrente Belbo chiamata “Sternia”, si arriva alla zona del paese denominata Villanuova, dominata dalla Chiesa di San Leonardo e dal Castello Gancia.
Meritevole di una visita anche la Chiesa di San Rocco che, come quella di San Leonardo, è stata ricostruita alla fine del 1600. Altra chiesa vero gioiello architettonico è quella dell’Annunziata. Infine, da non perdere il MU.S.A. - Museo multimediale del Sud Astigiano, dove poter conoscere la storia del sud astigiano e della sua cultura legata alla produzione del vino.

immagine della tappa f Calosso

Immagine di Calosso

Ritorniamo in sella alla nostra moto e partiamo alla scoperta di Calosso, ultima tappa del nostro itinerario alla scoperta del Monferrato. Indirizziamoci lungo la SS592 e seguiamo le indicazioni per Calosso. Scopriremo un’altra patria del vino: lungo le sue colline vengono prodotte uve di grande qualità con le quali si imbottigliano alcuni tra i più importanti vini piemontesi quali Moscato d’Asti, Barbera, Dolcetto, Nebbiolo e Chardonnay. Il suo patrimonio storico-artistico vanta il cinquecentesco Castello e la Chiesa Parrocchiale di San Martino.

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